Il prestigioso palazzo della comunità di Ceneda venne riedificato, dopo un incendio, nel 1537/38 su progetto e direzione lavori di Jacopo Tatti detto “il Sansovino” e le sue sale furono affrescate da Pomponio Amalteo. Oggi è sede del museo della Battaglia, che ospita una grande collezione di reperti, oggetti e documenti legati alla Grande Guerra. La Cattedrale di Vittorio Veneto, è dedicata a S. Maria Assunta e San Tiziano che fu costruita tra il 1740 e il 1773 su progetto dell'architetto Ottavio Scotti, in stile neoclassico.

Il cuore politico, civico e religioso di Serravalle è la sua Piazza, gioiello intatto di architettura veneziana che segue l’influenza dalla dominazione della Repubblica Serenissima di Venezia a partire dal 1337. Dedicata al letterato Marcantonio Flaminio (poeta latino serravallese), vi prospettano antiche case e palazzi, tra cui spiccano il Palazzo Minucci- De Carlo, la torre Civica e la loggia di Serravalle. La Loggia oggi è sede del Museo del Cenedese, esempio straordinario gotico veneziano, che valorizza memorie archeologiche, storiche ed artistiche dell’antico territorio “Cenedese”.

É il centro amministrativo e commerciale. Costruita negli anni immediatamente successivi alla fusione dei due antichi Comuni di Ceneda e Serravalle, avvenuta nel 1866. Originariamente denominata piazza Vittorio Emanuele II e, durante l'ultimo conflitto, Piazza del Popolo. La piazza è delimitata dal Palazzo Comunale, eretto nel 1872 e dal Monumento ai Caduti, opera dello scultore Augusto Murer da Falcade e dell'architetto Franco Posocco, di concezione moderna.

Il castello di S. Martino è situato a Ceneda e i duchi longobardi lo eressero a loro dimora dotandolo di imponenti fortificazioni in modo da renderlo caposaldo militare contro le incursioni dalla pianura. Il castello è residenza vescovile a partire dalla fine del 900.

Al santuario di Santa Augusta, la patrona di Serravalle, si arriva salendo un sentiero per circa 40 minuti, nel mezzo del bosco. Il percorso è intervallato da cappelle costruite come voto nel 1630, alla fine di un'epidemia di pestilenza, che porta ai piedi di un'imponente scalinata di 100 gradini. Lo spettacolo sulla città è bellissimo e l'atmosfera all'interno del santuario suggestiva. La tradizione vuole che per far passare dolorose emicranie, basti inserire la testa nel cancello che segna il luogo dove un'urna di pietra celava le ossa della santa.

Nelle vicinanze, a pochi chilometri da Vittorio Veneto, si trova Castello Roganzuolo con la sua Chiesa monumentale dei Santi Pietro e Paolo, risalente al XII sec., simbolo di questo piccolo paese immerso nelle nostre verdi colline. È situata sulla sommità di un colle dove nel Medioevo sorgeva il Castello di Reggenza, di cui oggi possiamo ammirare l’antica torre trasformatasi successivamente in campanile. Di rilevanza storica e artistica, conserva ancor oggi segni del passaggio di grandi artisti del Rinascimento come Francesco di Milano e Tiziano Vecellio.